ASCOLTA ZenPatchanka:


ZenPatchanka è il secondo lavoro autoprodotto del trio La Malaleche.

 

8 brani che, anche grazie alla collaborazione di artisti del mondo reggae, folk e rumba, affondano le radici in diverse sonorità e culture musicali.

Perchè ZenPatchanka?

Il termine “Zen”, impropriamente adottato dalle discipline orientali, è un esplicito richiamo alla meditazione su noi stessi e sulla nostra società. La parola “Patchanka, genere dato dall’incontro tra diverse culture musicali, rappresenta, invece, l'ibridazione che da sempre l’uomo porta avanti. ZenPatchanka è, così, l’unione tra due dimensioni: il pensiero più puro, quindi lo spirito assoluto e la coscienza, e l’agire reale dell'uomo, ossia l'incontro e il mescolarsi tra culture.

Siamo tutti caratterizzati da un '“animo mestizo”: una natura umana che trova nella sua impurità il più alto grado di elevazione. Quello che ZenPatchanka propone è una forma di “lotta gentile” che, proprio attraverso la consapevolezza del nostro essere ibridi e figli dell'incontro, cerca di preservare la nostra essenza.

L'ascolto non può che esser, dunque, un viaggio nei valori della tolleranza e della lotta alla xenofobia. Il brano "Mi casa es tu casa", arricchito dal featuring con Cico dei MamaAfr!ka, è un elogio all'accoglienza, anche per chi non riesce a concludere il proprio viaggio migratorio. “Siamo migranti”, brano vincitore nel 2018 del Premio Giuria Popolare del Festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty e reinciso con la chitarra di Ermanno Fabbri, ci ricorda che da sempre tutti i popoli della nostra specie si spostano con un'unica destinazione: l’evoluzione.

La diversità umana è, dunque, la nostra virtù e la chiave della nostra salvezza. Ecco perché “La differenza non è una sottrazione”, bensì un valore aggiunto: questo il senso del brano nato all'interno del progetto “Palco senza barriere”, in cui le canzoni de La Malaleche vengono eseguite dal vivo con un'orchestra di dieci artisti con diverse abilità cognitive e motorie.

ZenPatchanka invita ciascuno di noi a preservare il proprio Sé dalle logiche dello sfruttamento del lavoro basato solo sul profitto, come in “Mila Mamo”, e da un mercato che mercifica corpi e sorrisi come se vivessimo ne “La Publicidad”.

Un input a superare barriere, a meditare su come solo l'incontro autentico con l'altro, non controllato e senza pregiudizi, possa essere l'unica via per scoprire veramente chi siamo.

ZenPatchanka - Tracklist:

1. La publicidad
2. Mila mamo (così non voglio lavorar)
3. Mi casa es tu casa [Feat. Cico]
4. Elegy
5. Irene
6. Mila mamo - part two (così io voglio lavorar)
7. La differenza non è una sottrazione
8. Siamo migranti

Testi e musiche de La Malaleche:

Hanno collaborato:

Sergio Grimaldi - basso elettrico in (1), (3) e (4)
Giuseppe Stanganello - fisarmonica in (2) e (6)
Cico - voce in (3)
Carola Dessena - fischio in (6)
Ermanno Fabbri - chitarra solista in (8)

Disco registrato e mixato da Fabio Intraina al Trai Studio - Inzago